La Pianura Padana è la più vasta area pianeggiante d’Italia. Si trova circondata dalle Alpi a nord e ovest, dagli Appennini a sud e dal Mar Adriatico a est ed è attraversata da numerosi fiumi. (ne avevamo parlato meglio qui)
È una pianura di origine alluvionale cioè, come si è formata?
La sua formazione è il risultato di un lungo processo geologico che dura da milioni di anni.
I fiumi sono i principali responsabili della formazione e del modellamento e, insieme a loro, i ghiacci e il mare hanno contribuito a originare la pianura che conosciamo oggi. (scopri qui i fiumi che caratterizzano la Pianura Padana)
Ripercorriamo le tappe principali della trasformazione della Pianura Padana, partendo dal sollevamento della catena alpina.
1- FORMAZIONE DI UN’AMPIA DEPRESSIONE
In conseguenze dello scontro tra la placca tettonica africana e quella europea, le catene montuose delle Alpi e degli Appennini hanno iniziato a sollevarsi. Questo fenomeno, circa 10 milioni di anni fa, ha dato origine ad un’ampia depressione proprio nell’area dove oggi c’è la pianura.
Il peso delle catene montuose, infatti, aveva costretto la crosta a sprofondare e le acque del Mar Adriatico l’avevano riempita, formando un ampio golfo dalla forma triangolare.
In questo ambiente marino, è iniziato il processo di sedimentazione: organismi morti, sabbie e altri sedimenti si sono depositati sui fondali sollevandolo sempre di più.
2- VARIAZIONI CLIMATICHE E VARIAZIONI DEL LIVELLO DEL MARE
Durante questo processo di sedimentazione, il livello del mare nel golfo, non è stato costante, ha continuato a variare in connessione con le variazioni climatiche.
In particolare 1 milioni di anni fa circa, iniziò una successione di 4 lunghi periodi glaciali terminati circa 11.00 anni fa con il Würm (ultimo periodo glaciale alpino). Durante questi periodi glaciali, il livello del mare si abbassava ed emergevano vaste pianure costiere. A queste fasi si alternavano fasi interglaciali, dove il livello del mare tornava ad alzarsi, sommergendo la pianura.
Un altro evento che caratterizzava questo periodo era la fusione dei ghiacciai, che davano origine a torrenti e fiumi, trasportatori di grandi quantità di detriti glaciali e sedimenti nel fondovalle, con conseguente interramento delle fasce marine litoranee e un progressivo avanzamento della linea di costa.